La Custode dei Segreti: Viaggio negli Universi Paralleli

Lettori del mistero bentrovati, oggi ci addentriamo nei miliardi di universi paralleli alternativi per calarci nella quotidianità di una sacerdotessa; un antica setta che ha come compito quello di custodire la memoria dell’universo.

Una figura oscura, avvolta in un nero mantello si aggira per i corridoi di una immensa biblioteca. Non un’eroina, non una maga. Qualcosa di più antico, più silenzioso, più terribilmente necessario. La custode.

Il mio nome non ha importanza, perché il mio ruolo supera la persona. Sono l’ombra che preserva, la chiave che apre e il sigillo che tiene a bada l’oscurità e mantiene l’equilibrio del tutto. Per me non esiste passato o futuro ma il tutto si svolge in un eterno presente.

La mia giornata inizia quando il sole tramonta, perché la memoria ha bisogno dell’oscurità per rivelarsi. La prima cosa che faccio è percorrere i corridoi infiniti della mia sezione della biblioteca. Non sono fatti di pietra, ma di storie non ancora scritte, di segreti non ancora rivelati. Ogni passo risuona in un silenzio che sa di polvere e di saggezza. Ho un solo compito: assicurarmi che ogni volume resti al suo posto, che nessun ricordo si smarrisca o, peggio, cada nelle mani sbagliate.

La mia veste nera, cucita dalle Sorelle Penitenti dell’Ava Falena durante le loro interminabili notti insonni, con i fili stregati dalla magia della luna, mi avvolge. Non è un costume, ma un simbolo del mio impegno eterno.

Spesso, mentre cammino, sento un brivido. È la storia che mi chiama. Un volume che trema sullo scaffale, un ricordo che vuole disperatamente emergere. Potrebbe essere la caduta di un impero, la nascita di una costellazione, o anche solo un amore perduto. Il mio tocco è il solo che possa calmare la sua ansia.

A volte, la notte porta ospiti indesiderati. Non sono ladri di libri comuni. Sono echi di memorie dimenticate, che cercano di tornare nel mondo dei vivi. Li sento strisciare, piccoli sussurri che si perdono nel vento. So come affrontarli: offro loro un posto sicuro tra le mie pagine, le mie storie, così che possano riposare in pace.

Il momento più pericoloso della giornata è l’alba. È quando le storie diventano più vulnerabili. Devo eseguire il Rituale del Sigillo, un canto antico che protegge la biblioteca per tutto il giorno. Le mie mani non tremano mai, il mio sguardo non vacilla. Siamo in molte ma è un lavoro solitario, la biblioteca non ha fine e la solitudine mi ha insegnato a essere forte.

Non mi chiedete se mi diverto. Non è il mio compito. La mia gioia non è nella risata o nel divertimento, ma nella certezza che, grazie a me, l’universo ha un passato e, di conseguenza, un futuro. L’equilibrio va preservato ad ogni costo.

Alice Tonini

3 risposte a “La Custode dei Segreti: Viaggio negli Universi Paralleli”

    1. Avatar Alice Tonini

      Grazie mille, buone vacanze 👍👋

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    sillydeliciouslyf76523c1d3

    Io ssempre in ritardo, scusa. Mi è piaciuto! Bello! Brava!

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3 pensieri su “La Custode dei Segreti: Viaggio negli Universi Paralleli

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