Iniziamo l’anno nuovo con la rubrica
Inviti alla lettura.
Oggi ci occupiamo di una delle più famose e vendute biografie in circolazione, quella del presidente americano Lyndon B. Johnson che fu 36° presidente degli stati uniti d’America dal 1963
al 1969.
L’autore è Robert A. Caro, vincitore per ben due volte di un premio Pulitzer, tre volte si è aggiudicato il National book Award e può contare una collezione infinita di altri riconoscimenti. Purtroppo il mercato editoriale italiano segue regole tutte sue e a oggi non è mai stata pubblicata alcuna edizione di questa opera, forse perché i personaggi di cui racconta sono scomodi, dalla moralità discutibile e dal punto di vista politico forse qualcuno preferisce che restino nell’ombra.
Si tratta di un’opera molto letta e apprezzata oltre oceano che riguarda la figura di uno dei
presidenti più discussi di sempre, un uomo spregiudicato, disposto a
tutto pur di percorrere la via del potere fino alla fine. Ha usato ogni mezzo lecito e illecito e ogni persona per raggiungere i suoi scopi. Diciamo che
offre un buon precedente all’odierno Trump.
Ho trovato
interessante in modo particolare il primo volume di un gruppo
originariamente pianificato di due volumi, che poi sono diventati tre
e a oggi è una raccolta completa con quattro volumi.
Ma torniamo a noi,
il primo volume uscito nel 1982 copre gli eventi dalla nascita di Johnson nel 1908
fino al 1941 con la schiacciante, indiscussa sconfitta per la
posizione di senatore del Texas, seguita dalla dura lezione di Pearl
Harbor da cui la scelta di Johnson di cambiare il suo stato di
Naval Reserve (semplificandovela molto era un riservista della marina
militare degli us) con un impegno militare attivo. Inoltre, in questo volume
quando le tematiche trattate permettono di non seguire gli eventi
cronologici in senso stretto ci sono anche sguardi occasionali agli
anni tardi.
Se siete poco
interessati alla vita dell’ambizioso Johnson (LBJ), questa non è una
lettura che fa per voi.
I lettori a cui
piacerà questo libro si possono dividere in due categorie che si
sovrappongono: primo, quelli che vogliono sapere un sacco di cose su
LBJ, sulla strada che lo ha portato alla presidenza e le sue abili ma
controverse macchinazioni politiche; e secondi quelli che sono
affascinati da come il biografo utilizzando pochi frammenti di
informazioni -alcune interviste qui, un file .pdf la, e poi un utile scartoffia proveniente da scatoloni presi dalla immensa e scoraggiante
biblioteca LBJ ad Austin – è riuscito a riordinare questi
frammenti in un interessante mosaico, una vera “buona lettura”.
Pensate che le note riguardo le fonti di ogni capitolo sono
affascinati esse stesse perché l’autore deve avere fatto i salti
mortali per procurarsi tutta quella roba.
Forse tutti gli
uomini e le donne di potere devono avere un aspetto pulito e affidabile, ma Caro non fa sconti e ritrae Johnson in modo rude e grezzo, dando un risoluto affondo al
potere politico statunitense dei giorni nostri.
Si impara dei molti
modi che il tardo LBJ ha ordito per riformare la concezione che il
pubblico aveva del suo passato. Le sue stesse bugie sono un esempio
lampante di questa strategia di rimaneggiamento: descrisse un lungo
viaggio che fece per la California tra la fine delle scuole superiori
e il college, LBJ convinse molti che il suo fu vagabondaggio di
dimensioni steinbeckiane con un girovita sempre più stretto man mano
che avanzava camminando per le strade californiane con i vestiti sporchi, facendo ogni
genere di lavoro umile e mal pagato: lavava piatti, raccoglieva uva
nei campi, etc La verità che noi
oggi conosciamo è un altra. LBJ lavorò per l’ufficio legale di un
suo cugino e visse con lui per tutto il tempo.
Comunque c’è da dire
che la sua reputazione di bugiardo era conosciuta fin dalla sua gioventù perché
al college Johnson prese il soprannome che lo rese famoso di Bull,
che è una mezza versione della parola inglese utilizzata per indicare un
bugiardo cronico.
![]() |
| Helen Douglas, una delle sue amanti ai tempi del senato. |
I tentativi che attuò per controllare l’immagine del suo stesso passato furono molti e complessi. Sappiamo
che tentò di recuperare centinaia di copie del suo album del college
colpevoli di contenere informazioni che lui riteneva sensibili. Mentì con tutti anche riguardo la sua paziente, gentile e devota moglie, anche
con Alice Glass sua amante che più tardi diverrà la compagna (e per poco
tempo moglie) di Charles Marsh, ricco amico e fedele supporter.
Ma comunque c’è un
LBJ che non potete smettere di ammirare o provare a capire. In questo
volume che contiene gli anni vulnerabili della sua infanzia, c’è
molto che tocca il cuore. Per me il capitolo 27 “The sad Irons” da solo vale il prezzo del libro. Qui Caro forte delle
interviste che sua moglie fece a delle donne anziane del Texas, mostra la
durezza della vita nelle zone dove LBJ nacque, la Hill Country. Lampade al cherosene, l’acqua pescata dai pozzi, niente
frigorifero, stirare con un ferro pesante chili, non c’era
elettricità. Questo spiega perché Johnson spinse per avere una
amministrazione per gestire l’elettrificazione rurale e per portare
la luce a Hill Country e da allora la gente del posto lo considera un
eroe e chiama i propri figli Lyndon Johnson. Le sue riforme sociali negli states furono molto apprezzate, soprattutto nelle zone più povere e isolate dalle grandi città.
Se vi piacciono le
opere di questo autore sappiate che il primo libro di Caro fu una
biografia di Robert Moses intitolata The power broker, fu un eccellente apprendistato per imparare ad occuparsi di LBJ, uomo
dall’ambizione infinita e assetato di potere. Se finite il primo
libro di LBJ The Path to Power allora perché non leggere anche gli altri Means of
Ascent, Master of the Senate e il quarto volume, l’ultimo della serie intitolato The Passage of Power. Se invece cercate opere in italiano sul discutibile presidente LBJ allora vi dovete accontentare di una raccolta di citazioni edite dalla Feltrinelli e di un trattato sulle riforme sociali edito dalla Unilibro.
Se dovessero esserci altre opere su LBJ fatemi sapere. Per il momento questo è tutto. Buona lettura e alla prossima.
Alice Tonini








Molto interessante, come la maggior parte dei tuoi blog, naturalmente non conoscevo questo “personaggio”, non credo approfondirò dato che col l'avanzare dell'età mi è sempre più difficile leggere, ma scoprire l'esistenza di queste persone che hanno contribuito, nel bene o nel male, a lasciare qualcosa al loro paese è bello. Grazie!
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