Verso la conquista fantascientifica della luna

 Inauguriamo oggi la nuova rubrica dedicata alla fantascienza e parliamo di una argomento di attualità. La conquista della luna.

Nei decenni scorsi si sono succedute decine di missioni spaziali, quella che ha portato i primi uomini sulla luna fu l’Apollo 11 con gli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrin il 20 luglio 1969 e ha dato inizio ai progetti di colonizzazione lunare.

Fotografia della luna scattata il 2 settembre da un telescopio a Castel Goffredo in provincia di mantova. 

Ma la strada fino a li è stata lunga ed è iniziata negli anni ’40 in Germania prima e negli Stati Uniti poi con il lancio in orbita di razzi artificiali che hanno compiuto voli suborbitali e di verifica, Non tutti sanno che il primo animale ad essere inviato nello spazio non fu la cagnetta Laika il 3 novembre del 1957 ma già nel 1947 dagli Stati Uniti, per il programma Hermes, è partito un razzo verso lo spazio con a bordo dei moscerini della frutta per verificare gli effetti dell’esposizione alle radiazioni cosmiche.

Il programma spaziale più conosciuto è il programma Apollo, svoltosi tra il 1961 e il 1972, prevedeva il lancio di voli umani, così chiamati perché che dovevano portare gli uomini sulla luna. Dodici uomini riuscirono a mettere piede sul suolo lunare, altri purtroppo persero la vita nel tentativo.

Ed eccola: la foto della prima impronta impressa sulla luna

Oggi è stato messo in piazza il programma Artemis della NASA che ha come obiettivo il lancio della colonizzazione lunare e successivamente quella di marte. Vedrà il lancio di mezzi spaziali con equipaggio. Le prime missioni sono già programmate, quelle successive dipenderanno dal lancio in orbita di missioni di supporto con l’obiettivo di portare sulla luna i moduli necessari per la vita sul satellite. Il lancio della missione Artemis 1 è previsto per la prossima settimana, il 27 settembre, dove dovrebbe essere collaudato l’Orion e il primo razzo vettore Space Launch System senza equipaggio, con a bordo soltanto un manichino. Il primo test di lancio era previsto il 29 agosto, al fallimento del primo è seguito quello del 3 settembre fallito anch’esso. In questo momento l’obiettivo delle missioni è verificare l’affidabilità dell’Orion e dei moduli.

La letteratura fantascientifica guarda alla luna da sempre. Il primo libro di fantascienza che possiamo leggere risale al secondo secolo dopo Cristo, si tratta di un romanzo greco di Luciano di Samostata intitolato Una storia vera, è diviso in due volumi e narra di un viaggio nello spazio che allora si credeva essere oltre le colonne d’ercole. L’autore ci racconta delle sue avventure sulla luna dove arriva con un tornado.  Lì assiste allo scontro tra civiltà aliene. Troveranno un re della luna in eterno conflitto con il re del sole per la conquista di Venere.

La collana urania conta decine di titoli dedicati alla conquista del satellite, notevole è la trilogia delle opere di Ian Mc Donald dedicata alla colonizzazione lunare. Luna nuova, Luna piena e Luna crescente. L’autore ci racconta di una luna colonizzata da cinque famiglie che la sfruttano per le materie prime e si fanno la guerra per prevalere economicamente l’una sull’altra in una società liberale portata ai suoi estremi. Si tratta della visione di una società futuristica ricca dal punto di vista materiale, dove ogni persona tramite il lavoro può realizzarsi e dove ogni cosa ha un prezzo, persino l’aria.  Questo però la rende una società povera dal punto di vista morale, le emozioni e i sentimenti non trovano nessuno spazio, con tutte le conseguenze che ne derivano. 

Presso il museo della torre civica di Castel Goffredo in provincia di mantova, nel corso di questo mese è stato allestito un percorso dedicato alle missioni spaziali ed è stata dedicata una serata all’esplorazione degli astri dalla cima della torre in compagnia del circolo astrofili veronesi. Nonostante il cielo parzialmente coperto la vista è stata magnifica, un esperienza alla portata di tutti, che consiglio assolutamente. 

Noi che amiamo la fantascienza e il fantastico restiamo con il naso in aria a goderci lo splendido spettacolo delle stelle e della luna, nell’attesa che le missioni Artemis ci portino oltre i limiti del nostro pianeta. 

Buona lettura e alla prossima.

Alice Tonini

Inaugurazione nuova sala archeologica museo Mast di Castel Goffredo

 

   Finalmente dopo la lunga attesa causata dal covid il 2 giugno 2021 è stata
inaugurata la nuova sezione archeologica del Mast Castel Goffredo
dedicata ai più antichi ritrovamenti archeologici avvenuti in zona.

   A darci il benvenuto c’è ancora la nostra amata Madonna Vestita ma ora il percorso museale inizia con l’esposizione dei ritrovamenti avvenuti in territorio castellano presso il sito dove si trovano le attuali piscine: in via svezia. Principalmente si tratta di resti di vasellame prodotto in nord africa ma non mancano le sorprese ed i pezzi interessanti.

Per l’occasione abbiamo avuto dei graditi ritorni. Alcuni bellissimi reperti recuperati in territorio castellano in anni di ricerche dei gruppi archeologici di Castel Goffredo e Remedello e che erano stati esposti presso altri musei oggi finalmente hanno trovato la giusta collocazione nelle sale del Mast. 

Un esempio è questo Askos in bucchero, un vaso utilizzato per liquidi oleosi, rinvenuto in località Santa Maria Maddalena e conservato fino a poco tempo fa presso i Musei Eremitani di Padova.

Il percorso vede esposti anche i ritrovamenti avvenuti presso il sito di Codosso, per chi è della zona stiamo parlando delle vicinanze di Bocchere, in questo caso i reperti principali sono monete. 
Ma ci sono anche degli splendidi gioielli, pietre intagliate, spille e frammenti di specchietti.

Nella sala successiva, come già avevo anticipato sulla mia pagina instagram, troviamo Magia Polla che ci racconta la vita degli antichi romani. 

Madre del poeta
Publio Virgilio Marone la leggenda vuole che la sua tribù romana di appartenenza, la gens Magia di Casalpoglio, fosse originaria di una colonia cremonese ed avesse probabilmente una proprietà terriera in zona. Magia Polla sposò Vergilius Maro e
con lui ebbe tre figli: Silone, Flacco e Publio Virgilio Marone che si racconta che venne partorito nel territorio di Castel Goffredo o
nel podere di Andes vicino a Mantova. Io preferisco pensare che fosse di Castel Goffredo anche lui.

Se verrete a visitare il museo sarà lei stessa a raccontarvi non solo la sua storia ma anche cosa mangiavano e bevevano, dove vivevano e come lavoravano. 

Questa stele funeraria in pietra di Botticino e del peso di oltre 700 kg ora è esposta presso le sale archeologiche ma è stata ritrovata nelle vicinanze della chiesa parrocchiale di Casalpoglio e trasferita  poi nel Museo Patrio di Brescia che l’ha riportata a Castel Goffredo la scorsa estate. Nella stessa area espositiva troviamo anche le macine in pietra di un mulino, fondamentali per la produzione della farina.

Il percorso continua poi con le monete romane del sito di Codosso databili dall’età repubblicana alla caduta dell’impero (II secolo a.C – V secolo d.C.).

Una piccola, ultima ma simpatica curiosità. Questa che vedete qui sotto è una embrice, per intenderci potremmo paragonarla ad una moderna tegola. Mentre questa tegola era lasciata ad asciugare un cane ha lasciato la sua impronta impressa.

Tutto qui?

Ovvio che no, ma il Mast di Castel Goffredo vi aspetta per raccontarvi ancora tante storie e curiosità. 
E sono sicura che tornerò a parlarne anche io.
Noi per ora ci salutiamo, buona lettura.
Alice