La nascita della fantascienza: Gernsback e _Amazing Stories_

Benvenuto lettore dell’ignoto, uno dei tuoi generi preferiti è la fantascienza e oggi ho deciso di parlarti ancora delle prime riviste che agli inizi del secolo scorso si sono occupate di sci-fi e di come sono nate le prime fandom. Lo scorso articolo abbiamo visto Campbell e i suoi sforzi, stavolta parliamo di Gernsback e dei primi autori che sono diventati famosi anche grazie a lui.

 

Scientificazione? Fantascienza!

 

Prima del 1920 la fantascienza era senza una casa; alcune riviste e case editrici accoglievano solo occasionalmente racconti o romanzi del genere, e soprattutto era preferibile che la versione fosse il più economica possibile, meglio se la fiction era orientata all’avventura per riviste pulp come The Argosy che debuttò nel 1890. Ma il genere mancava di giornali specificatamente devoti al lato fantastico della scienza e degli alieni. Il cambiamento arrivò nel 1926 con la rivista made in US Amazing Stories, edita da Hugo Gernsback.

Un uomo con una considerevole capacità tecnica, fu notevole inventore (prese all’incirca 80 brevetti) ma con più modeste abilità di scrittore, Gernsback fu autore superficiale e di scarso valore che scrisse racconti, anche seriali, tra cui ricordiamo la storia Ralph 124c 41+ del 1911. Aveva una spiccata creatività e immaginazione, pensate che nei suoi libri troviamo dai fax ai fogli di alluminio, ma era chiamato anche Hugo the Rat per la sua cattiva propensione alla gestione del denaro al limite dell’onestà (o disonestà). 

 

Indovinate di che storia si tratta? 

Gernsback è conosciuto per essere un editore attento: le storie che pubblica in Amazing Stories le battezza Scientificazioni, ma possiamo considerarle in tutto e per tutto Science Fiction moderne, e si focalizzano in modo principale sui gadget e la tecnologia piuttosto che su propositi stilistici. Adatta le sue pubblicazioni ai suoi gusti personali ma inavvertitamente appende una croce attorno al collo del genere, croce che è presente ancora oggi. Le critiche che puntano ai bassi standard qualitativi della prosa letteraria della fantascienza rispetto ad altri generi di narrativa purtroppo hanno avuto vita facile.

Su Amazing Stories vengono riproposte storie di Verne, Wells e Poe, ma anche alcuni lavori che era meglio dimenticare. Ha proposto opere della prima età dello Sci-Fi, di maestri come Jack Williamson, Edmund Hamilton e E.E. “Doc” Smith, che è considerato il padre del sotto genere dello Sci-Fi conosciuto come Opere spaziali, ambientate nello spazio.

 

Chi di voi riesce a indovinare questa storia? 

 

Gernsback ha inluenzato la creazione delle fandom della fantascienza: una comunità di entusiasti che diffondono l’influenza del genere su tutti i media. Pubblicò lettere appassionate di fan sul suo giornale e incluse l’indirizzo degli stessi consentendo loro di contattarsi l’un l’altro individualmente e creare una community. Per questa iniziativa ricevette un premio Hugo dedicato ai suoi contributi alla creazione delle comunità di fan del genere.

Ora vediamo alcuni nomi di scrittori legati al mondo delle prime riviste e alle edizioni di Campbell e Hugo. A questi autori dobbiamo la promozione e la diffusione di alcuni dei più famosi sottogeneri fantascientifici tra cui:

Robert Heinlein che vendette la sua prima storia breve Life-Line a Campbell nel 1939 e che divenne in breve tempo il più rispettato e influente scrittore del genere con delle novelle che si aggiudicarono il premio Hugo tra cui citiamo Double Star, Starship Troopers, La luna è una severa maestra e del 1962 ricordiamo Straniero in terra Straniera.

 

E questa che storia è? È facile!

Isaac Asimov scrittore immensamente prolifico (scrisse o editò più di cinquecento libri di fiction e non fiction) e autore di Foundation serie di novelle del 1951 (ritenute tra le migliori mai scritte in fantascienza), pubblicate in Italia con il nome di Cronache della Galassia e Prima Fondazione. Mise mano anche alle novelle sui robot e alle storie brevi incluso Io, Robot. Nel 1941 Campbell incoraggiò Asimov a scrivere la sua storia breve più famosa Nightfall nella quale una civilta che vive in un sistema stellare con sei soli affronta la sua prima notte in 2000 anni (e lo fa poveramente). Il suo nome appare sulla copertina di molte riviste, la più famosa è forse Asimov’s Science Fiction.

A.E.van Voght, scrittore canadese che fece carriera con i Pulp Magazines scrivendo opere fuori dalla fantascienza prima di cambiare genere. Campbell acquistà la sua prima opera di fantascienza nel 1939 intitolata Black Destroyer, che racconta di una minaccia aliena che uccide i membri di una nave spaziale, suona familiare? Astrounding Stories serializza il lavoro più famoso di Vogt dal titolo di Slan che parla di una forma mutante superiore di umanità.

Altri autori che Campbell portò alla stampa furono Theodore Sturgeon, L. Sprague de Camp e L.Ron Hubbard (Campbell pubblicò i suoi primi articoli sulla dianetica, il regime di auto-aiuto che verrà utilizzato per fondare la chiesa di Scientology). Molti degli autori sopra citati trovarono spazio anche in Astrounding Stories che venne pubblicata, tra alti e bassi, per 98 anni. Poi scomparve dalla scena

Un’ultima curiosità. Durante la seconda guerra mondiale Astrounding Stories e il suo editore Campbell saranno indagati dall’FBI quando verrà pubblicato un racconto ovviamente di fantasia di Cleve Cartmill intitolato Deadline che parlava di una bomba nucleare. A volte la realtà supera la fantasia. Il racconto apparve per la prima volta nel 1944 mentre gli Stati Uniti stavano segretamente preparando la loro bomba con il progetto Manhattan. La storia racconta che Campbell ricevette la richiesta di smettere di stampare storie che parlavano di bombe atomiche. Lui rispose che se tali storie fossero scomparse dal suo giornale allora centinaia di fan della fantascienza avrebbero capito che la ricerca era avvenuta e che la bomba era stata creata e non era più fantascienza. Fu stabilito poi che l’autore non aveva ricevuto alcuna informazione interna e che non c’era alcun pericolo reale.

E con quest’ultima chicca anche per oggi vi devo salutare. Caro lettore dell’ignoto ti auguro buone vacanze e come sempre ti invito a leggere un buon libro. Alla prossima. 

Alice Tonini 

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Il mistero del libro di Urantia: esseri interplanetari o essere truffati?

Buongiorno lettori e lettrici e bentornati al nostro appuntamento dei libri misteriosi.

Questa volta parliamo del Libro di Urantia. Io ne avevo già sentito parlare in passato per i suoi contenuti mistici però facendo qualche domanda in giro mi sono resa conto che molti di voi non sanno di cosa si tratta e non lo hanno mai sentito nominare quindi oggi vi darò qualche info in più per capire che cosa è.

Viene chiamato anche Fascicoli di Urantia o Quinta rivelazione Epocale e fu diffuso a Chicago tra il 1925 e il 1977. Parla principalmente di filosofia, di religione, di destino e di cosmologia; insomma diciamo che tratta tematiche legate alla scienza mistica dell’uomo e ci indirizza verso il futuro del nostro pianeta.

I capitoli che lo compongono sono 196 e ognuno è intitolato a una entità celeste diversa come l’angelo protettore del cosmo, il capo degli arcangeli, l’astro della sera e molti altri

Il libro inizialmente doveva essere distribuito gratuitamente dalla Fondazione Urantia, organizzazione senza scopo di lucro, che avrebbe dovuto diffondersi in tutto il mondo ma, come sappiamo tutti, quando ci sono di mezzo diritti editoriali e soldi i “gratuitamente” finiscono sempre in tribunale. Infatti ancora oggi la Fondazione Urania frequenta i tribunali statunitensi citando in causa questa o quella pubblicazione degli estratti dell’opera non autorizzata. Nonostante ciò continuano a circolare nelle librerie opere sulla vita di Gesù o libri sui misteri dell’universo scritti da sedicenti guru e presi passo passo dai capitoli del libro di Urantia. E ovviamente venduti a prezzo pieno.

E fino a qui tutto abbastanza normale se non fosse che i reali autori del Libro di Urantia sono ignoti e si autodefiniscono entità sovrannaturali e sovrumane. Nei loro intenti ci avrebbero consegnato il libro per rivelarci il nostro futuro e metterci in guardia dai pericoli che si nascondono nell’universo. Una specie di “Dottor Who” per intenderci. 

Adesso si fa strano eh? Ma non è tutto qui.

Il mistero dell’identità dell’autore o degli autori ha però una pista molto terrena. Sappiamo infatti che l’indice fu composto da tale Bill Sadler Jr. e sono arrivate sino a noi dal 1911 le dichiarazioni di due medici di Chicago William S.Sadler e della moglie Lena Sadler che avrebbero fatto da tramite tra noi e il canale umano utilizzato per la comunicazione.

Fino all’incontro con il vicino dal sonno pesante che avrebbe fatto da tramite tra le entità e l’umanità terrestre, i coniugi Sadler erano noti e stimati membri della comunità medica cittadina di Chicago e il signor Sadler fu psichiatra, avventista e demistificatore dei fenomeni paranormali tanto da essere conosciuto per essere un convinto non credente del soprannaturale. Nel 1929 pubblicò un libro: The Mind at Mischief in cui svela i trucchi dei medium che allora andavano molto di moda e di come l’auto inganno porta la nostra mente a trarre rivendicazioni psichiche fantasiose da fatti ritenuti inspiegabili ad un occhio inesperto. 

Torniamo al nostro libro. Nel 1911 il medico e la moglie raccontano di essere stati contattati da una vicina preoccupata dagli stati di trans del marito. I due presero a osservare lo strano fenomeno alla ricerca di una eventuale cura. Nel tempo però quest’uomo produsse delle comunicazioni verbali che sosteneva fossero provenienti da un essere spirituale identificato come “visitatore studente”. 

Nel 1924 Sadler con alcuni colleghi e dei pazienti inizia a tenere degli incontri domenicali con quest’uomo per discutere gli strani messaggi che venivano registrati durante il contatto. Questo gruppo di uomini pose all’entità delle domande a cui l’uomo iniziò a dare risposte scritte, in questo modo dal 1925 il gruppo iniziò la redazione di un voluminoso documento manoscritto e questa trascrizione divenne il metodo regolare delle presunta comunicazione tra gli uomini e le entità sovrumane.

Il gruppo si auto-nominò “Forum di Contatto” e furono gli unici testimoni degli incontri; stando alle loro testimonianze il libro si materializzò fisicamente solo a partire dal 1935, dieci anni dopo l’inizio delle comunicazioni scritte. Strane coincidenze?

Quanto a stranezze anche il contenuto del libro è decisamente insolito.

Per esempio abbiamo Lazzaro che dopo essere stato resuscitato da Gesù parte e se ne va a Filadelfia a capo di una congrega cristiana (avrà camminato sulle acque dell’oceano atlantico?). I progenitori di tutta l’umanità non sono più i discendenti di Sem, Cam e Iafet o degli ominidi ma sarebbero i figli di una coppia indiana che si  ritrovò con diciannove figli, bambini tutti dalla pelle e dalle caratteristiche somatiche diverse che poi si sono sparsi in tutto il mondo per dare vita alla razza umana. Invece di Adamo ed Eva abbiamo due gemelli Andon e Fonta, nati nel 991.000 a.C. Al momento della nostra morte finiamo a Jerusem con un corpo semi materiale e li il nostro scopo è quello di imparare come sopravvivere nella nuova dimensione. L’intero universo sarebbe abitato da miliardi di esseri umanoidi (gli sceneggiatori di Guerre Stellari e Star Trek hanno avuto più fantasia) tutti in costante evoluzione.

Ovviamente il libro ha subito critiche feroci da decine di studiosi, ricercatori, religiosi etc., nessuna delle teorie contenute nei 196 capitoli ha alcun fondamento scientifico, teologico o filosofico. Ciò nonostante attorno alle rivelazioni dell’opera si è creato un movimento di sostenitori che però non ha mai superato il migliaio di aderenti ufficiali. Non sono mai nate chiese o movimenti pseudo religiosi basati sulle rivelazioni mistiche del Libro di Urantia.

E dopo quest’ultima rivelazione Luke è pronto ad affrontarvi.

Possiamo tranquillamente sostenere che il 90% delle persone che hanno letto l’opera o se ne sono in qualche modo interessati la vede come una raccolta di fantasiose invenzioni scaturite da una mente influenzabile. Lo si può paragonare a un romanzo di fantascienza. 

Ci resta il mistero sull’identità di questi autori alieni o alienati di cui non conosceremo mai le reali intenzioni.

Cari lettori, anche per oggi è tutto!

Come al solito vi auguro una buona lettura e al prossimo libro misterioso.

Alice Tonini