Libri sotto i portici giugno 2024: buona Festa della Repubblica a tutti!

Benvenuto lettore dell’ignoto e buon due giugno a te.

 

 

Anche oggi come ogni prima domenica del mese si è tenuto il mercatino di Libri sotto i portici a Castel Goffredo (Mn) e noi eravamo presenti.

Nella mattinata il tempo è stato ottimo e una discreta quantità di gente si è aggirata tra i banchi. Nel pomeriggio purtroppo a causa del meteo avverso c’è stata meno gente e i banchi hanno dovuto andarsene presto. Un vero peccato.

 

 

Fino a metà mattina ci hanno fatto compagnia anche gli scacchisti. Un gioco di strategia antico e diffuso in tutto il mondo, peccato che per me sia troppo difficoltoso da gestire e quindi impossibile da imparare.

Oggi il cibo di strada disponibile era la focaccia farcita, un cibo conosciuto in tutta Italia e non solo in  provincia di Mantova. Ogni regione italiana ha la sua versione più o meno conosciuta della focaccia e ogni regione la farcisce con i propri condimenti preferiti. La focaccia ligure, la focaccia di Recco ripiena di formaggio e la focaccia toscana con salumi e formaggi. La focaccia mantovana è il tirotto o tirot, tipica del basso mantovano, zona di Sermide e Felonica per intenderci. E’ a base di strutto e cipolle e a quanto pare il nome deriverebbe dal fatto che l’impasto va tirato per essere steso nella teglia. Oggi non si tira più l’impasto a mano ma è ancora ottima accompagnata con salumi e formaggi locali.

 

 

 

E anche per questo mercatino è tutto, come sempre vi auguro buona lettura a tutti, di uno dei vostri romanzi preferiti, e se volete rimanere aggiornati sulle ultime novità iscrivetevi alla newsletter.

Alice Tonini

 

Libri sotto i portici 2024: febbraio per ricominciare

 Buongiorno lettori e lettrici!

Oggi vi porto un aggiornamento dalla piazza di Castel Goffredo (MN). Dopo la pausa invernale è ricominciato il mercato di libri nuovi ed usati che si tiene mensilmente.

E’ stata una bella giornata accompagnata da sole e temperature miti. 

Questa volta mancavano alcuni espositori e l’afflusso di pubblico non è sempre stato omogeneo. Ci sono stati momenti in cui c’era gente che si aggirava tra i banchi e momenti morti ma il bilancio della giornata appena trascorsa è stato pressochè positivo.

Io mi sono fatta una passeggiata e tra un banco e l’altro ho fatto acquisti e trovato qualche curiosità.

Oltre a questi opuscoletti ho trovato anche un curioso breviario del soldato, risalente alla seconda guerra mondiale con le preghiere che dovevano accompagnare il soldato durante le sue attività e le regole elencate per diventare un buon soldato cristiano. Ho trovato anche la guida delle guardie reali dello stesso periodo con preghiere e invocazioni e un libro sugli arditi del mare, edito nel 1934 quindi piena propaganda fascista, con tutta una serie di lodi intessute al coraggio e all’ardore dei marinai dell’esercito italiano.

Il cibo a disposizione stavolta erano i dolci tipici del carnevale quindi frittelle e lattughe. Forse non tutti sapete che uno dei dolci tipici della tradizione mantovana sono le favette, delle frittelle che la tradizione racconta venissero servite in tavola persino dalla famiglia Gonzaga in persona. In questi giorni c’è stata anche la festa di San Biagio partono di Cavriana e Acquafredda. La festa del santo viene accompagnata dalla tipica torta. Una crostata ripiena mandorle tritate e cioccolato, se non l’avete mai assaggiata vi consiglio proprio di farlo.

E anche per oggi è tutto, vi invito alla prossima edizione del mercato che si terrà domenica 3 marzo e vi auguro una buona lettura.

Alla prossima.

Alice Tonini

Marzo 2023 al mercato dei libri ci siamo anche noi!

 Buongiorno a tutti voi lettori, oggi si è tenuto il mercato dei libri a Castel Goffredo in provincia di Mantova e noi ovviamente c’eravamo visto anche che era una bella giornata di sole e all’aperto si stava decisamente bene.

Gli espositori erano molti e in mattinata tra i banchi sono girate molte persone. Nel pomeriggio le persone erano meno, causa anche la bella giornata. Castel Goffredo si trova ad una ventina di minuti dal lago di Garda e il fine settimana ci si può recare in gita al lago.

Il cibo di strada in vendita questa volta era il pane con il cotechino. Forse non tutti sanno che il cotechino che troviamo in tutti i cesti di natale è un prodotto tipico della tradizione culinaria mantovana, in particolare risulta prodotto certificato De. C.o. di Curtatone. Le carni dei suini devono essere rigorosamente di derivazione della pianura Padana e i budelli devono essere naturali e legati con spago. Una  tradizione poco conosciuta ma documentata sin dal 1400 vuole che durante la fiera delle Grazie (frazione di Curtatone) che si tiene davanti al Santuario della Beata Vergine si consuma cotechino (prodotto esclusivamente in loco) servito con pane fresco e accompagnato dal lambrusco. A piacere nel pane, con la carne, possono anche essere messi crauti e salsa verde. Noi l’abbiamo provato e possiamo garantirvi che è veramente molto buono quindi l’anno prossimo vi invitiamo a venire a trovarci per assaggiarlo.

Ora vi ricordo un paio di appuntamenti. Il 19 di marzo a Castel Goffredo ci sarà la fiera di San Giuseppe con spettacoli itineranti teatrali e giocoleria oltre al tradizionale luna park.

Vi auguro una buona lettura a tutti e alla prossima!

Alice Tonini

Libri sotti i portici 2023, si parte!

 Prima domenica di febbraio; oggi è ripartito il mercato dei libri a Castel Goffredo, in provincia di Mantova.

 Purtroppo a causa dell’influenza non ho potuto partecipare per vendere ma ho fatto comunque una passeggiata nel pomeriggio quando le temperature erano più miti.

Come potete vedere dalle fotografie,  nonostante il tempo freddo ma soleggiato nel pomeriggio non ho incontrato molte persone in giro. Gli organizzatori mi hanno riportato che durante la mattinata c’è stato pieno fino a mezzogiorno. E questa per noi è una buona notizia.

Questa era l’edizione che precede i tradizionali festeggiamenti del carnevale quindi oltre al tortello amaro e ai prodotti come biscotti e schiacciatine all’erba amara, sempre disponibili, il cibo da strada acquistabile erano i dolci di carnevale. Come molti di voi già sapranno le lattughe o chiacchiere sono un dolce tipico del mantovano, simili alle frappe. Altrettanto antica è la tradizione delle favette, piccole frittelle che tradizione vuole fossero servite addirittura sulla tavola dei Gonzaga durante le festività del carnevale. In realtà la tradizione delle favette o castagnole o frittelle è diffusa in tutta Italia e ha radici talmente antiche che è difficile risalire all’origine. Ogni regione ne ha una sua versione più o meno elaborata con l’aggiunta all’impasto di uvetta, liquori o farina di castagne.

L’ultimo venerdì di carnevale a Castel Goffredo è tradizione che venga fatto il Carnevale Gnoccolaro. Tradizione documentata dal 1872, in nome di Re Gnocco vengono allestite le cucine in piazza che distribuiscono gratuitamente gnocchi a tutti.  Quindi se passate da queste parti non mancate di farci visita, potrebbe esserci un piatto di gnocchi fumanti anche per voi.

I mercatini sono ufficialmente ripresi, speriamo che anche quest’anno sia positivo e che la bella stagione arrivi presto a riscaldare vie, portici e piazze. Noi siamo pronti e abbiamo ricominciato, vi aspettiamo numerosi alla prossima edizione di marzo.

Se siete interessati ad un corso di scrittura, presso il Mast a Castel Goffredo, nei prossimi mesi ci saranno tre incontri tenuti da me con incontri ed esercitazioni per meglio comprendere le tecniche e sbirciare i segreti della stesura di un romanzo.

Se volete restare aggiornati sulle ultime novità iscrivetevi alla newsletter (vi chiedo cortesemente di cercare nella spam le prime mail, purtroppo il sistema spesso le cestina in modo automatico), presto ci sarà un interessante “REGALO” in anteprima per tutti gli iscritti.

Ma per ora, buona lettura a tutti e alla prossima.
Alice Tonini

Inaugurazione del museo della torre di Castelvecchio a Castel Goffredo

   Il 2 Ottobre 2021 il territorio del mantovano si è arricchito di un nuovo museo. Alle ore 15.00 si è tenuta a Castel Goffredo l’inaugurazione nuovo museo della torre civica in piazza Mazzini dedicata al compianto Corrado Bocchi che per primo aveva pensato il progetto. 

   La torre è alta ben 27,65 metri ed ha una pendenza di 80 centimetri. La salita fino al belvedere in cima è pensata per presentare al visitatore la storia della fortezza di Castel Goffredo e del suo comune. 

In età medievale, dal X al XIII secolo sappiamo per certo che il paese era dotato di fossato che delimitava un recinto formato da terrapieno e palizzata. Le teorie più accreditate risalgono agli scavi effettuati nel 1989 e ipotizzano la presenza di una curtis romana, grande azienda agraria, attorno alla quale sarebbero sorte le prime fortificazioni che servivano originariamente per tenere al sicuro i lavoratori della curtis da eventuali assalti. Questo complesso fortificato sviluppandosi soprattutto in età medievale, ha meritato l’appellativo di castrum o castellum. Lungo il percorso che porta alla cima della torre si può vedere un filmato in 3d che mostra e racconta l’evuoluzione delle fortificazioni che ha portato da curtis a castellum.

Della storia della torre sappiamo che è stata eretta su di una precedente costruzione, probabilmente la porta meridionale del primo Castelvecchio o di un edificio fortificato. In origine era più bassa di ben 7 metri, aveva il tetto spiovente, feritoie e una decina di finestre. Il piano terra era sormontato da una volta a botte alta 7 metri che delimitava l’ingresso nella piazza del comune, una saracinesca veniva aperta e chiusa per controllare l’accesso di uomini e merci. La torre di Castel Goffredo aveva la duplice funzione di torre principale del castello per controllare il territorio circostante e di torre campanaria per le comunicazioni alla popolazione.

Durante la risalita potrete ammirare, e anche udire, le grandi campane. Ogni campana suona solamente una nota e originariamente nel concerto campanario di Castel Goffredo venne fatto spazio per la messa di altre due campane che però non vennero mai posizionate. Inoltre ognuna delle campane ha un nome proprio e una propria funzione. Ad esempio la campana più piccola di tutte viene chiamata la campana del mortino e veniva fatta suonare solo alla morte dei bambini.

La piccola campana del mortino. 

La messa dell’orologio risale al 1438, lungo il percorso si può ammirare il meccanismo originale a pesi finemente restaurato per l’esposizione. Ovviamente oggi il vecchio meccanismo è stato sostituito da uno moderno ma la visuale del quadro dell’orologio dall’interno vale davvero almeno una fotografia.

Durante la risalita si può vedere anche la vecchia pesa comunale rossa che faceva parte dei servizi che il comune offriva ai cittadini. Forse non tutti sapete che insieme al servizio relativo alla pesatura delle merci il comune doveva garantire il servizio dell’osteria comunale e dell’orologio.

Ultimo ma non meno importante, sulla cima della torre vi aspetta l’emozionante belvedere. Un colpo d’occhio incredibile sulle terre dell’alto mantovano assolutamente da filmare.

Credo di avervi raccontato e anticipato già molto di quello che vi aspetta, vi invito a venire a trovarci per una risalita.

Buona lettura 

Alice Tonini