Oggi è un giorno che ho sognato per anni. È il giorno in cui la storia che mi ha perseguitato, i personaggi che mi hanno parlato e i luoghi che ho esplorato smettono di essere solo miei. Ora sono tuoi.
Sei stato con me in ogni fase di questo percorso, dalla scintilla dell’idea al mistero della sua realizzazione. Oggi, con il cuore pieno di gioia e un po’ di ansia, sono felice di dirti che il mio romanzo, L’Eco della Specie Perduta è finalmente disponibile.
Non è solo un libro, ma una porta verso un mondo di scienza, etica e mistero. Spero che ti coinvolga tanto quanto ha coinvolto me.
Lettori del mistero bentrovati. Oggi il post è particolarmente importante. Il viaggio di un romanzo inizia con un’idea, si nutre di personaggi e prende vita in luoghi. Ma c’è un momento, dopo tutto il lavoro e la passione messi dall’autrice, in cui il romanzo acquisisce una sua identità. Questo momento è arrivato.
Siete stati con me in ogni passo di questo percorso. Avete conosciuto i personaggi, vi siete immersi nei luoghi e avete scoperto le ispirazioni che hanno dato vita a questa storia. E ora, sono pronta a svelarvi il volto del romanzo.
La copertina del mio ultimo romanzo
La copertina è il riflesso di tutto ciò che abbiamo esplorato: un’immagine che cattura il mistero, la solitudine e il conflitto che si nascondono tra le pagine. È la porta d’accesso a un mondo che non vedo l’ora che scopriate insieme a me.
Qui sotto vi lascio la sinossi perché è venuto il momento che scoppiate anche la storia che sta dietro ai viaggi di Bernard.
L’eco della specie perduta: Quando la Perfezione Ambientale è un crimine
In un futuro non troppo lontano, l’ecologia non è più una buona pratica, ma una legge suprema imposta dall’onnipotente OMT (Organizzazione Mondiale per la Tutela Ambientale). Un mondo di verde apparente, dove la natura ha un costo altissimo, pagato col sangue. Questo è il palcoscenico di L’eco della specie perduta, un thriller distopico mozzafiato che smaschera l’inquietante verità dietro la “perfezione” ambientale.
Al centro della tempesta c’è Bernard Livoma, un brillante ricercatore dell’OMT ossessionato solo dalla sua carriera e dalla fedeltà del suo geniale compagno, l’archivista Ivan Sanderson. Ma Bernard è in fuga, non solo da un’eredità familiare che non vuole, ma da una vita di menzogne. Quando una missione di recupero fallisce miseramente a Puerto Rico, lasciandolo esposto ai suoi nemici, Bernard accetta l’unica via d’uscita: una missione “speciale” top-secret.
La coppia viene spedita in una base isolata, in bilico tra i campi di una guerra imminente tra le due Russie. Lì, il segreto si svela in tutta la sua orrore. Bernard e Ivan scoprono un laboratorio segreto dove credono che l’OMT non si sia limitata a salvare la natura, ma la stia attivamente riscrivendo. Forse l’organizzazione sta riportando in vita animali preistorici creduti estinti e creando creature ibride geneticamente modificate, destinate a sostituire l’uomo nel lavoro… o a diventare letali armi da guerra. I protagonisti, ispirati ai fondatori della criptozoologia (Bernard Heuvelmans e Ivan Sanderson), sono accompagnati da un allegro Tilacino, nel mezzo di un enigma che affonda le radici in un passato che doveva restare sepolto.
Tra intrighi di potere, esperimenti genetici oscuri e una corsa contro il tempo che spazia dal Nord Italia alle desolate steppe siberiane, Bernard è costretto a porsi la domanda definitiva: Qual è il vero scopo dell’OMT? E, soprattutto, quanto è disposto a sacrificare per portare alla luce la terrificante verità? Perfetto per i lettori che amano l’azione incalzante della fantascienza d’avventura e le trame distopiche che mettono in discussione i confini dell’etica, L’eco della specie perduta è la tua prossima ossessione. Unisciti a Bernard nella sua lotta contro chi crede di poter giocare a essere Dio.
La sinossi che avete appena letto è solo l’inizio. È un indizio, una promessa. Dietro a queste parole si nasconde un’avventura che vi porterà a esplorare il confine tra la scienza e la natura, tra l’ambizione e l’etica. E ora che avete il primo pezzo del puzzle, siete pronti per completarlo?
Alice Tonini
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Una replica a “Il volto del romanzo: scopri la copertina esclusiva”
Carissimi lettori del mistero e dell’ignoto, ci siamo quasi, il 14 di novembre uscirà L’eco della specie perduta. Vi ho parlato, in queste settimane della musica che mi ha ispirato, dei protagonisti e dei temi che affronta.
Ma ogni storia ha un luogo che la definisce. A volte, un luogo non è solo uno sfondo, ma un protagonista in grado di nascondere segreti e di mettere alla prova chiunque osi esplorarlo. Vi ho già parlato in passato dell’importanza delle ambientazioni e vi ho fatto l’esempio del genere horror, uno dei miei preferiti. Qui trovate il link: Scrivere una ambientazione horror: tra vecchi clichè e nuove mode che piacciono al pubblico
Per me, l’ispirazione per l’ambientazione del mio romanzo è nata da un forte contrasto. Ho immaginato la serenità e la libertà provate durante la mia crociera a Tadoussac, in Canada, a osservare le balene, ma ho voluto ribaltare quella sensazione, trasformandola in qualcosa di sinistro e inospitale. Un’immersione nella natura pericolosa e claustrofobica.
Così è nata la mia personale rivisitazione della regione del lago Keta in Siberia, luogo che purtroppo non ho mai visitato di persona. Google Maps, libri turistici, documentari hanno fatto diventare quel luogo non più un placido lago per l’intrattenimento nei weekend. Sotto i suoi paesaggi gelidi si cela una vasta rete di tunnel e grotte sotterranee che ho esteso fino alle montagne circostanti. Un labirinto di roccia e ghiaccio che vive di vita propria, isolato dal mondo. È un luogo avvolto nel mistero, dove le leggende locali narrano di Bigfoot russi, creature sfuggenti che si aggirerebbero in queste terre desolate. Ma cosa si nasconde davvero in queste ombre?
Ovviamente si tratta di un romanzo distopico quindi il clima siberiano non è più quello che c’è oggi con temperature che possono raggiungere i – 40 gradi d’inverno ma ovunque le temperature sono più alte, inoltre ci sarà la guerra tra le due russie a complicare le cose.
I personaggi del romanzo dovranno addentrarsi proprio in questo inferno freddo, seguendo indizi che li condurranno in un vecchio laboratorio abbandonato, un luogo che si credeva perduto per sempre e che potrebbe custodire la chiave di un segreto in grado di cambiare il destino dell’umanità e della famiglia di Bernard.
Vi aspetto il 14 novembre. Alla prossima 👋🏻
Alice Tonini
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Una replica a “Segreti Sotterranei: Esplorando il Lago Keta in Siberia”
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Ciao Ali! Volevo dirti che aspetto con te, in trepidazione, l’uscita del libro. Un abbraccione!!!
Caro lettore del mistero, per molti, la scrittura è un atto di volontà. Ma per me, è stato diverso. Il mio romanzo ha scelto me. O almeno a me piace pensarla cosi.
Per anni, volevo parlare di ecologia, ma non trovavo il modo. Cercavo il bandolo della matassa, una storia che fosse meno una lezione e più un’esperienza. Ho lottato, ho riscritto intere parti, specialmente il secondo atto, perché i miei personaggi si perdevano. Non riuscivo a guidarli verso la consapevolezza che volevo per loro.
Poi ho visto quel video. Un filmato in bianco e nero, muto. L’ultimo tilacino, solo, abbandonato e lasciato morire di freddo. Ho sentito un brivido. In quel momento, ho capito. Non stavo scrivendo solo una storia di fantascienza, ma un monito, un’occasione per onorare ciò che abbiamo perso. La storia non mi ha più lasciato.
Mi sono immersa nel mondo della Criptozoologia, una materia strana e affascinante che mescola realtà e leggenda. Ho scoperto che bisogna approcciarsi con cautela, perché a volte la verità è più sfumata di quanto pensiamo. Ho capito che il mio romanzo doveva fare lo stesso: doveva unire il reale e il fantastico per esplorare ciò che il nostro mondo è diventato.
E così, la storia ha preso vita. Ha preso per mano i miei personaggi, li ha spinti dove non avrei mai pensato di portarli e li ha messi di fronte a una domanda cruciale: cosa siamo disposti a fare per ciò che abbiamo perso per sempre?
Alice Tonini
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Una replica a “La Criptozoologia nel mio nuovo romanzo: un viaggio tra realtà e leggenda”
Caro lettore del mistero oggi ti presento il protagonista del mio ultimo romanzo: L’eco della specie perduta.
Ogni storia ha un cuore, ma in alcuni cuori si nascondono dei segreti. Incontra Bernard, un biologo marino brillante ma tormentato, che si mangia le unghie per l’ansia e nasconde i suoi pensieri dietro un’impeccabile ambizione. Lui ha intrapreso la carriera nell’OMT non solo per amore della scienza, ma anche per inseguire un’ombra: quella del padre, Paul, misteriosamente scomparso durante una missione.
Bernard non è solo. Al suo fianco ci sono Ivan, un amico fedele ma dal passato tormentato, e Jovana, una giovane giornalista la cui curiosità potrebbe rivelarsi tanto preziosa quanto pericolosa. E poi c’è lui: Yuku, un uomo di Yucca che lo segue da sempre, un legame silenzioso e indissolubile che Bernard non riesce a spiegarsi, quasi fosse una protezione o una prigione.
Ma c’è un’altra figura, un’ombra che vive tra le pagine del romanzo: Max, l’ultimo tilacino, che veglia su tutti loro come un fantasma del passato.
Questi personaggi sono uniti da un viaggio in Siberia, ma quel viaggio nasconde una verità che li riguarda tutti. Che segreti scopriranno? E cosa sono disposti a perdere per riportare a galla la verità su quanto accaduto in passato?
Alice Tonini
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3 risposte a “La verità nascosta: il romanzo di Bernard”
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