Kos: Il Luogo di Nascita della Medicina Moderna #1🚑

Lettori del mistero e dell’ ignoto finalmente il nostro traghetto è approdato nel porto di Kos, splendida isola dal mare cristallino e dalle spiagge sabbiose. E voi mi chiederete: cosa siamo venuti qui a fare? Semplice, non tutti sanno che a Kos affonda le sua antiche radici la moderna medicina.

La natura cura tutte le malattie.” Non so se l’avete riconosciuta ma questa era la massima di Ippocrate, padre della medicina moderna che dopo un secolo praticava ancora l’arte di Pitagora e poneva le basi di una nuova filosofia che come la precedente durerà molto a lungo. Questo avveniva a Kos, a pochi chilometri dall’ isola di Samo.

Ippocrate fu il primo uomo a portare avanti lo studio completo del corpo umano come sistema, definì molte delle regole scientifiche basilari che tutt’ora governano la medicina e formulò quello che oggi è conosciuto come Giuramento di Ippocrate che ancora oggi è accettato dai medici di tutto il mondo. Diceva:

Io giuro in nome di Apollo il curatore, di Esculapio dio che risana, in nome della Salute, della Panacea e di tutti gli dei e le dee, e faccio loro miei testimoni, di quanto io farò, secondo le mie capacità e il mio giudizio. […]

Ippocrate

Kos è una delle più belle isole delle Grecia e al pari di Samo mi permette di offrirvi un ottimo calice di vino locale. A differenza di Samo dove Pitagora passa inosservato, Ippocrate a Kos è ricordato e l’Asclepieon, l’ospedale dove praticava, può ancora essere visitato; si trova in cima a una collina a meno di quattro chilometri a est dalla città. Ovviamente possiamo passeggiare solamente tra le rovine ma visto che Ippocrate sosteneva che quello che ci circonda, l’ambiente, è importante quanto la cura del corpo sono sicura che la salita verso la collina e la vista del meraviglioso paesaggio per noi saranno un vero toccasana.

Secondo la testimonianza di Pausania nell’Asclepieon era proibito morire e partorire, e il luogo è reso ancora più sacro dalla presenza di un tempio dedicato al dio Apollo, i cui resti sono datati in epoca romana. Comunque Kos possiede numerosissime rovine romane, la maggior parte situate nel bosco che circonda la città portuale e sono così belle da meritare un giorno in più di permanenza solo per visitarle. Volendo da Kos si può raggiungere anche la Turchia con i traghetti e se proprio non volete farvi mancare le comodità dell’era moderna c’è anche un aeroporto.

Ma facciamo un passo indietro. Prima di Ippocrate, nato a Kos nel 460 a.C., anno dell’ottantesima Olimpiade, la pratica della medicina era un misto di tentativi, azzardi, superstizioni e preghiere. Quando fortunatamente si riusciva a guarire, secondo le credenze popolari il medico aveva operato una magia; dopo Ippocrate agli incantesimi si aggiunsero formule codificate ed esperienza documentata. A ciò si deve la sua fama: pratica medica e scrupolosa documentazione di lavoro ed esperimenti. Tutti i più grandi autori dell’ antica Grecia Sofocle, Euripide, Platone, Aristotele e lo stesso Socrate hanno omaggiato la sua opera in quanto lo ritenevano loro pari.

Come Pitagora, per dodici anni viaggiò per il mondo e visitò Europa, Asia e Africa incontrando chiunque fosse in grado di accrescere la sua conoscenza dell’ arte medica. A Mileto discusse con il filosofo Anassagora (500-428 a.C.) di sostanza e infinito e riuscì a correlare i cicli della salute dell’ uomo con l’ambiente naturale che lo circondava. Tramite lo studio dei papiri lasciati da Eraclito nel VI secolo a.C., impara che:

Nulla in questo mondo resta uguale a sè stesso, nemmeno per un attimo.
Tutto si modifica, tutto si dissolve, si mescola con altri elementi, per assumere un aspetto, diverso dal precedente.

Ippocrate

Ma fu durante il suo viaggio a Samo che ebbe la conferma della sua teoria più profonda: non è possibile ignorare la condizione psichica di un paziente quando si cura il corpo, perché il corpo e l’anima sono una cosa sola e come tali vanno curati. Prima dell’avvento di Ippocrate, la pratica della medicina era per la maggiore una primitiva forma di magia, una combinazione di parole e incantesimi per esorcizzare gli spiriti maligni che si pensava causassero la malattia. Alcuni disturbi erano considerati sacri e Ippocrate commentò : non credo che la Malattia Sacra sia più sacra, o più divina di altre malattie. Al contrario ha una causa precisa e caratteristiche specifiche.

https://youtu.be/TxohVBPvt9c (Qui trovate il porto di Kos in diretta live, fatemi sapere nei commenti se la Webcam non dovesse essere più in funzione)

Anche in quei tempi esistevano medici con lo scopo di estorcere soldi ai pazienti, in un trattato del periodo post aristotelico si suggerisce ai dottori di non parlare di compensi con i malati perché ciò avrebbe causato ansia e peggiorato la condizione. Forse è per questo motivo che oggi l’ansia è tanto diffusa…

Nel 430 a.C. Ippocrate arriva ad Atene nel bel mezzo di una carestia e di una epidemia causate dalla guerra nel Peloponneso contro gli spartiani iniziata l’anno precedente. Qui studia gli effetti dell’affollamento urbano che affliggono la città e che facilitano l’espandersi delle malattie: i corpi infettati lasciati senza cura e l’ acqua inquinata bevuta da tutti. Riuscì a debellare l’ epidemia con misure severe come la segregazione degli ammalati, i corpi dei morti bruciati su pire, acqua bollita prima di essere bevuta. Non riuscì purtroppo a salvare Pericle, il grande statista ateniese che lo aveva chiamato in aiuto.

Poi tornò a Kos per occuparsi del suo centro medico, l’Asclepieon che diventò uno dei migliori ospedali dell’ epoca e alle cure mistiche si aggiunsero misure più pratiche.

Caro lettore dell’ignoto per ora ti devo salutare, ti lascio continuare la passeggiata per Kos da solo ma ci rivedremo molto presto. Alla prossima e buona lettura.

Alice Tonini

3 risposte a “Kos: Il Luogo di Nascita della Medicina Moderna #1🚑”

  1. Avatar sillydeliciouslyf76523c1d3
    sillydeliciouslyf76523c1d3

    Bello! Bello! Bello! Grazie!

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  2. Avatar luisa zambrotta

    Grazie per questo post affascinante!

    Piace a 1 persona

  3. Avatar La Magia e i Miti Europei: Un Viaggio Intrigante🚀 | Alice Tonini

    […] Ci siamo quindi aggirati per l’isola alla ricerca delle tracce di questa antica sapienza. Kos: Il Luogo di Nascita della Medicina Moderna #1🚑, La Magia della Medicina Antica a Kos #2. Lascio giudicare a voi quello che abbiamo trovato, io mi […]

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Riti della Candelora: Dalla Luce al Rinnovamento 🕯️

Bentrovati lettori del mistero e dell’ignoto, febbraio è arrivato e siamo qui a parlare di cosa ci aspetta nelle prossime settimane. Questo mese c’è il Carnevale, San Valentino, ma voi l’avete mai festeggiata la Candelora? O magari conoscete qualche tradizione legata all’arrivo della primavera? Fatemi sapere 🥰

Sapevate che la posizione delle candele durante la messa della Candelora può prevedere il tempo meteorologico dei prossimi mesi? In pratica si dice che se la candela più alta pende verso destra l’estate sarà calda e soleggiata. Se la candela pende verso sinistra l’estate sarà piovosa e fresca, e se la candela rimane dritta sarà equilibrata con alternarsi di sole e pioggia.

La Candelora è una ricorrenza ricca di tradizioni e rituali che si sono tramandati nei secoli, molti dei quali sono arrivati fino a noi.

Viene celebrata il 2 di febbraio e introduce un momento fondamentale di passaggio nell’anno. Dal punto di vista religioso si commemora la presentazione di Gesù al Tempio, ma a livello popolare è legata a una serie di usanze e credenze che riguardano il clima, l’agricoltura e la vita quotidiana. Segna il passaggio dall’inverno alla primavera.

Il rito centrale della festività è la benedizione delle candele. Esse vengono benedette in chiesa e poi portate a casa per portare la luce e la protezione dal male. In alcune regioni italiane si accendono falò per scacciare il freddo e il buio dell’inverno, simboleggiando rinnovamento e rinascita.

In passato era legata a riti propiziatori per garantire un buon raccolto e si facevano benedire gli attrezzi agricoli e gli animali, anche domestici. C’erano poi dei rituali scaramantici per proteggere i campi.

Un detto interessante è ” Se la Candelora non piange l’inverno si allunga” che presagiva la fine o meno della stagione fredda. Sebbene la tradizione della Candelora sia tipicamente italiana possiamo trovare feste simili in altre culture, spesso con rituali e significati differenti. Ma da dove ha origine questa ricorrenza?

Le origini della Candelora sono affascinanti e intrecciano elementi religiosi, culturali e popolari. Come ho già anticipato le radici cristiane le possiamo fare risalire alla Presentazione del Signore. Secondo il Vangelo di Luca, 40 giorni dopo la nascita di Gesù, Maria e Giuseppe portarono il bambino al Tempio di Gerusalemme per la sua presentazione al Signore, come prescriveva la Legge ebraica. In questo momento, il vecchio Simeone riconobbe in Gesù il Messia tanto atteso.

La celebrazione della Candelora è strettamente legata al tema della luce. Gesù, infatti, viene definito da Simeone “luce per illuminare le genti”. Da qui l’usanza di benedire le candele, simbolo della luce divina che illumina le tenebre. Indubbie però sono le radici pagane, è molto probabile infatti che questa festa abbia assorbito elementi di culti pagani preesistenti. In particolare, si pensa che possa essere legata a feste romane legate al culto della fertilità e alla purificazione, come i Lupercalia. Questi culti si diffusero rapidamente in tutto l’Impero Romano e, nel corso dei secoli, si arricchirono di significati e usanze locali. Assorbiti dalla tradizione cristiana Inizialmente venne chiamata Ipapante (incontro in greco) e indicava proprio l’incontro tra la Sacra Famiglia e Simeone. Il termine “Candelora” si diffuse in seguito, proprio per sottolineare l’importanza delle candele nella celebrazione.

Ma perché proprio il 2 febbraio? La data è legata al computo dei 40 giorni successivi alla nascita di Gesù. Questo periodo di 40 giorni ha un grande valore simbolico in molte religioni, e rappresenta un tempo di purificazione e preparazione spirituale.

In sintesi la Candelora è una festa ricca di significati e simbolismi, che affondano le proprie radici nella tradizione cristiana e in culti pagani più antichi. La luce, la purificazione e il rinnovamento sono i temi centrali di questa celebrazione, che continua a essere viva e sentita in molte parti del mondo.

Anche per oggi è tutto, caro lettore del mistero per ora ti devo salutare. Alla prossima e buona lettura.

Alice Tonini

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